Le parfait negociant...

Jacques Savary; Jacques Savary des Bruslons; Philémon Louis Savary; Jacques Dupuis de la Serra; Claude Nolot, Le parfait negociant, ou instruction generale pour ce qui regarde le commerce des marchandises de France, & des Pays Etrangers. Pour le banque, le change & rechange. Pour les Sociétés ordinaires, en commandite, & anonymes. Pour les Faillites, Banqueroutes, Séparations, Cessions & abandonnemens de Biens. Pour la maniére de tenir les Livres journaux d'achats, de ventes, de caisse & de raison. Des Formulaires de Lettres & Billets de Change, d'Inventaire, & de toutes fortes de Sociétés. Comme aussi plusieurs Pareres ou Avis & Conseils sur diverses matiéres de Commerce très-importantes. Par le Sieur Jacques Savary. Enrichi d'augmentations par le feu Sieur Jacques Savary Desbruslons, Parigi, Estienne, 1763.

Jacques Savary fu un mercante, funzionario e trattatista francese conosciuto principalmente per essere l’autore di questo importante trattato di economia pubblicato a Parigi nel 1675.
L'esemplare posseduto dalla Biblioteca di Economia si compone di due volumi che trattano rispettivamente delle istruzioni generali per il commercio e degli argomenti di interesse per le professioni commerciali.

Incisore

  • Landry, Pierre ? (1630-1701)

Jacques Savary nacque a Doué-la-Fontaine, il 22 settembre 1622 da François Savary e Denise Guényveau in una famiglia dedita al commercio fin dal XV secolo.

Dopo gli studi in Diritto a Parigi, lavorò come procuratore presso il Parlamento, poi si dedicò al commercio riuscendo ad entrare nella prestigiosa corporazione dei merciers. Si sposò con Catherine Thomas, figlia di un collega della stessa corporazione, e da lei ebbe ben 17 figli. Con il suo lavoro riuscì in poco tempo ad accumulare una certa ricchezza, dopo di che lasciò i commerci e cercò un posto nell’alta burocrazia di Stato, forte dell’amicizia di Nicolas Fouquet, sovrintendente alle finanze di Francia. Ottenne prima il ruolo di direttore della produzione del cuoio; poi passò a dirigere la Compagnie des domaines du roi; infine nel 1661 fu nominato agente degli interessi del Duca di Mantova. Purtroppo nello stesso anno Fouquet fu arrestato e condannato, Savary tuttavia riuscì a superare questo momento di difficoltà e a guadagnarsi la fiducia di Jean Baptiste Colbert che prese il posto di Fouquet, prima come intendant, poi come controllore delle finanze reali. A lui Savary, nel 1670, presentò due memorie: nella prima descriveva gli abusi e le frodi commesse solitamente nel commercio francese, nella seconda proponeva un progetto di regolamentazione. Le sue proposte ebbero successo, ottenendo anche la fiducia del cancelliere Pierre Séguier, tanto che collaborò ad elaborare leggi in materie economiche: fu infatti membro della commissione costituita da Colbert per preparare l’ordonnance du commerce del 1673, cioè il primo moderno codice di commercio che prese il nome di "Codice Savary”.

Dieci anni più tardi, nel 1683, il ministro Pelletier, succeduto a Jean-Baptiste Colbert, gli affidò il compito di condurre un'indagine sullo stato delle finanze delle colonie occidentali della Corona di Francia. Fu in questo ambiente e in questo contesto che Savary decise di scrivere il trattato di economia che lo ha reso famoso: "Le parfait négociant: ou Instruction générale pour ce qui regarde le commerce des marchandises de France, & des pays étrangers". L’autore morì a Parigi nel 1690.

L’opera, realizzata in tempi brevissimi, fu caratterizzata da una notevole larghezza d’orizzonte e completezza di informazione. Pubblicata a Parigi nel 1675 per i tipi di Billaine ebbe subito molto successo, le edizioni si susseguirono a ritmo serrato e fu presto tradotta in varie lingue straniere: nel 1683 uscì ad Amsterdam in olandese, e poi anche a Londra e a Milano.

Grazie a questa opera si fece chiara la distinzione tra due termini: “marchand”, il bottegaio, venditore al dettaglio, e “négociant” che era il mercante all’ingrosso, il borghese che si occupava di traffici commerciali e che poteva raggiungere anche notevoli ricchezze, come il Savary stesso. Nel libro si trovano istruzioni pratiche e consigli, con soluzioni legali chiare, concrete e sensate.

Nel 1688 uscì una nuova opera, Les Parères, ou Avis et Conseils sur les plus importantes Matières de Commerce, che era il seguito del precedente scritto.

L’edizione del 1763 si compone di due volumi: il primo contiene le istruzioni generali per il commercio, il secondo raccoglie i Pareri, ovvero le analisi, le opinioni e i consigli sulle questioni più importanti riguardanti il commercio.

L'obiettivo di Jacques Savary è quello di dare consigli a chiunque voglia entrare nel commercio, "professione in cui lo spirito e il buon senso sono più necessari". Il problema principale per i commercianti francesi è la mancanza di istruzione e per questo Savary disegna un programma pratico ad uso dei giovani commercianti. Savary pone particolare attenzione agli elementi che devono caratterizzare il parfait négociant dando risalto alle virtù e alle qualità, anche morali, del commerciante e alle attività delle società.

Descrive la vita mercantile del suo tempo e tratta tutti gli argomenti di interesse per le professioni commerciali: la cambiale, le società e le grandi compagnie privilegiate, il fallimento, i mediatori, i negozianti all’ingrosso o al minuto, i pesi e le misure, la contabilità, le giurisdizioni consolari, il diritto del lavoro.

Passa in rassegna i principali mercati aperti al commercio francese, in Francia e all’estero, dando consigli pratici ai commercianti con informazioni molto dettagliate e precise e con elenchi di prodotti di importazione ed esportazione.

Si tratta di un’opera ancora attuale e interessante per giuristi, economisti, ragionieri, storici e geografi proprio per l’attenta analisi giuridica degli attori e degli attrezzi del commercio: le leggi, i regolamenti e la giurisprudenza.

Se Hamon oggi ne evidenzia la dimensione aziendale, Max Weber lo riteneva un “founding father” dell’economia commerciale.

Il tomo I reca un'antiporta calcografica incisa probabilmente da Pierre Landry. Entrambi i tomi hanno legatura in pelle marmorizzata con nervature e titolo dorato sul dorso, risguardi marmorizzati e tagli color rosso.

Libro conservato presso: Polo 1- Biblioteca di Economia, Collocazione Dono Giannessi - Rari DG F065

Bibliografia:

  • Arabeyre A., Halpérin J.L, Krynen J. (a cura di), Dictionnaire historique des juristes français, XIIe-XXe siècle. Paris, PUF, 2007, p. 701-702
  • Chatfield M. Savary, Jacques (1622-1690), in "History of Accounting: an International Encyclopedia", New York, Garland, 1996, p. 514
  • Cipolla, C.M., Tre storie extra vaganti, Bologna, Il Mulino, 1994, p.28-39
  • Cogné, A., Blond S., Montègre G., Les circulations internationales en Europe, 1680-1780, Neuilly, Atlande, 2011, p.197
  • Pourchasse, P, Le Parfait Négociant, in "Annales de Bretagne et des Pays de l’Ouest", 121, 2, 2014, p.176-178
  • Renouard, A.C., Traité des faillites et banqueroutes, Paris, Guillaumin, 1844 ,t.1, p.120
  • Richard E, Hamon T., Quelques éléments pour cerner Le parfait négociant, in "Jacques Savary, Le parfait négociant", Ginevra, Droz, 2011, p. 17-169
  • Vance L., The authority of history in inventory valuation, in "Accounting Review", 18, 3, 1943, p. 219-227

icona libro digitaleCopia digitale volume I, BabordNum, originale della Bibliothèque Universitaire Droit, science politique, économie, Université de Bordeaux

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