Storia delle arti

Biblioteca di Storia delle artiDal 2011, lasciata la storica sede accanto al Museo nazionale di San Matteo, la Biblioteca di Storia delle arti occupa il piano terra dell'edificio noto come Ex-Guidotti, a ridosso delle mura medievali presso l'area Vecchi Macelli-Cittadella, all'incrocio tra Via Nicola Pisano e Via Trieste.
Il fabbricato, che ai piani superiori ospita un polo didattico e il Dipartimento di Civiltà e forme del sapere, è l'esito della ristrutturazione e unione, realizzata dall'Ateneo, di due immobili preesistenti, facenti parte del complesso che dal 1914 al 2001 è stato sede del Laboratorio farmaceutico Guidotti e si estendeva con uffici, laboratori di ricerca, magazzini, reparti di produzione e confezionamento dei medicinali, su gran parte dell'isolato delimitato dalle attuali vie Nicola Pisano, Risorgimento, Magenta e Trieste.

La Biblioteca afferisce al Polo 6 del Sistema Bibliotecario di Ateneo e si pone come riferimento principale per gli studi e la ricerca nei settori delle arti visive (pittura, scultura, architettura, arti decorative, fotografia, videoarte), dell'urbanistica, dello spettacolo (cinema, teatro), della conservazione, valorizzazione e tutela dei beni culturali. Il nucleo bibliografico più antico si formò alla fine dell'800 presso l'ex-Museo civico (oggi Museo Nazionale di San Matteo), nell'allora area conventuale di San Francesco, con i volumi già appartenuti all'Accademia di Belle Arti di Pisa (soppressa nel 1878), cui si aggiunse il materiale acquisito dal Direttore Augusto Bellini Pietri (1904-1913), che per primo ebbe l'idea di realizzare a Pisa una biblioteca specializzata negli studi storico-artistici e nella storia dell'arte pisana.

Cortile dei laboratori Guidotti negli anni '20Un ulteriore incremento della raccolta si ebbe dalla fine degli anni '20 del secolo scorso quando, sempre presso il Museo, furono istituiti grazie a Mario Salmi e Matteo Marangoni, dapprima il Gabinetto e la Biblioteca di Storia dell'arte dell'Università di Pisa e poi, nel 1929, l'Istituto di Storia dell'arte. Il progressivo ampliamento della collezione si registra a partire dal 1950, con Carlo Ludovico Ragghianti alla Direzione dell'Istituto stesso (divenuto in seguito Dipartimento di Storia delle arti), nella più consona sede individuata presso il complesso di San Matteo in Soarta, accanto al neo-istituito Museo nazionale. Nel dicembre 2001 si costituisce il Centro bibliotecario di Storia delle arti, che ha autonomia di spesa, ma mantiene, oltre alla sede comune, l'intenso rapporto di collaborazione costruito col Dipartimento. Nel 2011 avviene il definitivo distacco dal Museo, perché Biblioteca e Dipartimento sono trasferiti nel nuovo edificio Ex-Guidotti. Con la riorganizzazione dell'Università nel 2012, il conseguente accorpamento del Dipartimento di Storia delle arti nel nuovo Dipartimento di Civiltà e forme del sapere e la contemporanea ristrutturazione del Sistema Bibliotecario, oggi la Biblioteca di Storia delle arti, pur specializzata nei settori disciplinari precipui, offre all'intera comunità accademica pisana collezioni costantemente arricchite e aggiornate (materiale a stampa: oltre 65.000 tra volumi e opuscoli, 861 testate di riviste, di cui 138 correnti [dati 2019]).

Per valore storico e culturale, nella raccolta si distingue il Fondo Bellini Pietri, con oltre 5.000 testi editi dal XV al XX secolo, riguardanti in gran parte la storia dell'arte e specialmente la storia di Pisa e dei suoi monumenti. Tra tutti, spicca il Theatrum Basilicae Pisanae del canonico Giuseppe Martini (1705), per pregio e ricchezza di incisioni che illustrano gli edifici della Piazza dei Miracoli, mentre le numerose “guide”, tra cui Pisa illustrata nelle arti del disegno di Alessandro Da Morrona (1787-1792) e Descrizione storica artistica di Pisa di Ranieri Grassi (1838) si rivelano tra le fonti più utili per storia urbanistica e monumentale della città.

Relativamente a fondi speciali, la Biblioteca ha ricevuto in dono la raccolta di circa 3.000 documenti (libri, opuscoli, fotografie) appartenuta a Donata Devoti, docente di Storia delle arti applicate, scomparsa nel 2007. Il Fondo Devoti riflette naturalmente gli ampi interessi della studiosa, con un focus particolare sulle arti applicate e specificatamente sulla storia e la tecnica dei tessuti antichi.

 

Bibliografia

  • R. Università di Pisa, Pisa, V. Lischi & Figli, [1940?], p. 13, 60-61
  • Cinquantenario Guidotti, Siena, [1964]
  • Ragghianti C.L., Università in prima linea, Firenze, Vallecchi, 1968, p. 137-142
  • Ciardi R.P., Pisa : tre secoli di guide, Pisa, Vannini, 1977
  • Renzoni S., Augusto Bellini Pietri e sue conseguenze in "Alla ricerca di un’identità : le pubbliche collezioni d’arte a Pisa tra Settecento e Novecento", a cura di M. G. Burresi, Pontedera, Bandecchi e Vivaldi, 1999, p. 169-200
  • Bottinelli S., Lo studio della storia dell’arte e l’Istituto di Storia dell’arte di Pisa in “SeleArte” (1952-1966) una finestra sul mondo : Ragghianti, Olivetti e la divulgazione dell’arte internazionale all’indomani del Fascismo, Lucca, Pacini Fazzi, 2010, p. 110-120
  • Tosi A., Per una storia della storia dell’arte nell’Università di Pisa, in "Annali di storia delle università italiane", 14, 2010, p. 255-266
  • Le tappe fondamentali della Laboratori Guidotti S.p.A., 2019 https://www.labguidotti.it/Home/Chi-siamo (ultima cons. 2019-06-28)

I libri della Biblioteca nella mostra virtuale Tra le nascoste carte